L’ISOLA DI BERGEGGI

27

Jul
2017

L’ISOLA DI BERGEGGI

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BERGEGGI E L’AREA MARINA PROTETTA (AMP)

Il borgo storico di Bergeggi è situato a circa 110 m di altitudine, alle pendici del monte Sant’Elena (347 m s.l.m.), dove viottoli permettono di scendere verso la passeggiata a mare e quindi il litorale.

Il territorio comunale è costituito, oltre il capoluogo, dalla più moderna e turistica frazione di Torre del Mare, creata tra gli anni ’50 e ‘60, costituita per la maggior parte da complessi abitativi, ville e condomini ad uso seconda casa e vacanziero.

( www.ilgolfodell’isola.it ) L’Isola di Bergeggi, cuore dell’Area Marina Protetta, definita dai romani “antica insula liguriae” è un piccolo cono di roccia calcarea ricoperto da macchia mediterranea, che dista dalla costa solo 250 metri. Sull’isola si trovano i resti di una massiccia torre circolare di epoca romana, probabilmente un faro o un avamposto di segnalazione a servizio del porto di “Vada Sabatia”.

In epoca medioevale, sulle basi di questa torre, ne è stata costruita un’altra quadrata che sembra aver fatto parte di un complesso sistema difensivo a protezione di questo tratto di mare. Secondo una leggenda Sant’Eugenio, vescovo di Cartagine, si sarebbe rifugiato sull’isola nell’Alto Medioevo. Le sue spoglie sarebbero state ospitate nella chiesa paleocristiana del V-VI secolo, di cui rimangono tracce sul versante nord-orientale. Anche il monastero a due absidi, fatto costruire nel 992 dal Vescovo di Savona, sul versante occidentale, e diretto dai Monaci delle Isole di Lérins fino al 1346, fu eretto in venerazione di Sant’Eugenio.

I fondali marini, l’area costiera delle falesie ricche di grotte e piccole insenature: ecco l’Area Marina Protetta “Isola di Bergeggi”, uno scrigno di biodiversità, storia e leggenda.
Questo luogo è qualcosa di unico che si può apprezzare in qualsiasi giorno dell’anno, fruibile da parte di tutti, percorrendo a piedi la Riserva Naturale Regionale o, ancora meglio, dal mare.

Qui oltre alla vista subentra l’olfatto: non solo i profumi della straordinaria macchia mediterranea, che sgomita in ogni più piccolo punto di roccia con le sue essenze, i suoi fiori e suoi arbusti, ma anche quello del Mediterraneo, inebriante. E poi c’è ancora un senso, l’udito: ovunque si sentono i richiami dei gabbiani, portati dal vento, e la risacca delle onde sulla scogliera.

E allora il pensiero va alla storia di questo luogo, alle imbarcazioni che l’hanno costeggiata o avvicinata, dalle antiche navi romane che ne seguivano le luci del faro prima di entrare nel porto di Vada Sabatia, ai leudi che solcavano la costa in lungo e in largo per pescare o trasportare merci e materiali, fino alla grande sagoma del Transylvania e agli eventi tragici della storia che si mischiano ai luoghi.

Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, con D.M. del 7 maggio 2007, ha istituito l’Area Marina Protetta Isola di Bergeggi che comprende, oltre ai fondali circostanti, anche l’area costiera delle falesie di Punta del Maiolo, Punta Predani e Punta delle Grotte, prolungando in mare i confini a terra della Riserva Naturale Regionale (L.R. 10/85). La sua superficie, compresa interamente nel Comune di Bergeggi, ricopre 2,1503 Kmq (215 ha) estendendosi dalla fascia costiera fino ai fondali dell’isola.

L’area marina protetta è suddivisa in zone sottoposte a diverso regime di tutela ambientale, tenendo conto delle caratteristiche ambientali e della situazione socio-economica del territorio interessato. La gestione dell’Area Marina Protetta è stata affidata al Comune di Bergeggi a cui spetta il compito di tutelare e valorizzare l’ambiente marino, di promuovere l’educazione ambientale e la ricerca scientifica, di valorizzare le attività produttive tradizionali e forme di turismo ecocompatibile.

I fondali di Bergeggi vantano un notevole interesse, sia dal punto di vista geologico, sia da quello biologico. Attorno all’isola, i gradienti batimetrici e le diverse esposizioni del substrato, uniti alla natura geologica di quest’ultimo, favoriscono l’instaurarsi di numerose e diversificate associazioni biologiche come scogliere a Coralligeno e Praterie di Posidonia oceanica.

Per quanto riguarda la fauna marina, le zone più interessanti sono quelle attorno all’isola, in particolare quelle rivolte verso il mare aperto, dove i substrati rocciosi raggiungono profondità maggiori e il pesce abbonda. Anche nelle zone sotto costa, già in pochi metri di profondità, è facile fare interessanti incontri con cernie e murene, osservare i polpi nelle loro tane e, con un po’ di fortuna, imbattersi nei cavallucci marini.

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